Pubblicazione delle circolari,
delle comunicazioni e delle infomazioni per gli iscritti relative all’attività sindacale

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PEREQUAZIONE AUTOMATICA

26/10/2017

Perequazione automatica. Incredibile ma vero! La Corte Costituzionale respinge i ricorsi dei pensionati “per esigenze di finanza pubblica!”

La Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi dei pensionati, ai quali il Governo aveva decurtato o abolito l’adeguamento dei trattamenti previdenziali al costo della vita, con la motivazione che “la temporanea disciplina prevista dal decreto legge n. 65/2015 realizza un bilanciamento non irragionevole (sic!) tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica”.

Di fatto, la mancata o solo parziale rivalutazione dei trattamenti di pensione, scaturiti dal versamento di contributi previdenziali soggetti a ritenuta diretta sulla retribuzione, oltre l’IRPEF, servirebbe a finanziare il pareggio di bilancio dello Stato!

Sarebbe quindi giusto, secondo la Corte, che restino danneggiati gli oltre cinque milioni di pensionati, a nome e per conto dei quali sono stati presentati i ricorsi facenti capo alle quindici Ordinanze – compresa quella per la quale il nostro Sindacato aveva avanzato atto d’intervento – rimesse da Tribunali e Sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti.

Leggeremo le motivazioni, quando saranno pubblicate, ma non ci sono dubbi: siamo di fronte ad una “automortificazione” del diritto costituzionale (artt. 36 e 38) da parte della Corte che ha inopinatamente contraddetto consolidati principi costituzionali, appunto, quale quello relativo al “salario differito” che l’INPS avrebbe dovuto gestire in maniera più corretta e non confusa.

LA SEGRETERIA NAZIONALE