L’annosa questione della I.I.S. sui trattamenti plurimi di reversibilità è tuttora non risolta.
Sussistono ancora, purtroppo, condizioni di diseguaglianza previdenziale che l’auspicata riforma della previdenza dovrebbe poter sanare.
In questa attesa – fallito ogni tentativo di approccio al problema da parte dell’INAIL a causa di asserite disposizioni di legge tuttora vigenti – questo Sindacato si è rivolto al Ministero del Lavoro senza ottenere alcun riscontro.
Comportamento questo censurabile sotto ogni profilo.
Nel maggio 2016 analoga iniziativa è stata assunta nei confronti del Ministero per la Pubblica Amministrazione, competente per il Pubblico Impiego, iniziativa, allo stato, priva anch’essa di riscontro.
Atteso che recentemente la Corte dei Conti delle Marche ha interessato la Corte Costituzionale sulla incostituzionalità della persistente diseguaglianza tra la “normativa di legge” che regola la I.I.S. sui trattamenti pensionistici dei pubblici dipendenti e la “norma contrattuale” che ha conglobato tale emolumento nella retribuzione dei lavoratori dipendenti assoggettati all’A.G.O., questo Sindacato ha nuovamente interessato l‘Avv. Madia, Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, con circostanziata lettera, datata 4 aprile 2017, che integralmente si allega.